di WiP Architetti

Oggi stiamo vivendo tutti nel post-pandemia, sperando che non si ripeta più il lockdown…sono davvero tempi pieni di incertezza, ma quello che ormai è una certezza è che il progetto della residenza torna ad essere centrale nel mestiere di architetto e sulla scena urbana. Lavorare da casa è una condizione di molti e questo cambia radicalmente le abitudini di vita; soprattutto diventa prioritario poter combinare lavoro, abitare e salute. Poter vivere questi tempi difficili nel verde, in un rapporto con la natura organico è fondamentale per l’equilibrio delle persone.

A San Donato Milanese c’è un quartiere che è esemplare per il rapporto tra natura e artificio: il cosiddetto Parco Laghetto, con le sue quattro torri residenziali che si affacciano su uno spettacolare specchio d’acqua, circondato da un percorso ciclo-pedonale naturalistico. Un disegno urbano a cui abbiamo iniziato a lavorare già nel 2004, che si è rivelato profetico, perché ha dimostrato che è possibile creare un progetto abitativo di qualità e al contempo regalare alla città un parco acquatico di oltre 50.000 metri quadri. Un esempio di come sia stato possibile conciliare pubblico e privato, senza spazi di separazione, in spirito di collaborazione. La città si è vista restituire il Laghetto, che era una ex-cava dismessa da tempo inutilizzabile.

Oggi il Laghetto è uno dei principali luoghi di aggregazione per i sandonatesi, che vogliono godere liberamente di uno spazio di relax, di gioco e di incontro. Oggi molti si accorgono di questi temi, di come la comunità civile debba recuperare un rapporto equilibrato tra natura-città, ma possiamo dire con orgoglio che noi di WiP Architetti ce lo abbiamo nel DNA da molto tempo!